29 dicembre 2015

Abbandonato blog....

Ecco che siamo alla fine dell'anno. Non ho più scritto nulla. Eppure ho continuato a lavorare, a leggere e a cucinare. Ecco forse cucinare non troppo, non ne ho molta voglia, giusto per Natale mi è tornato l'entusiasmo complici le cene con gli amici e la famiglia.
Ho fatto però tantissimi calzini, è da Novembre che faccio calzini, tutti da regalare, ho scoperto che mi piace lavorare per gli altri, pensare che poi le persone indossando i miei regali mi ricordino con piacere.

E sono anche riuscita a fotografare il mio You've got a friend, un lavoro estivo che mi ha dato molte soddisfazioni perché è un modello semplice, ma molto ben costruito, con scollo e spalle ottenuti con i ferri accorciati, un drappeggio ampio, ma non eccessivo. (informazioni ulteriori in Ravelry)

E poi ho prodotto un altro Levenwick per un'amica carissima, niente foto di questo, non ho fatto in tempo!
E adesso? Beh... ho la testa piena di progetti, di lavori da iniziare, di foto da fare, di libri da leggere, il tutto in questa atmosfera un po' irreale di questo inverno che non c'è, sotto questo cielo blu, con il prato pieno di margherite ed una inquietante e sottile sensazione di catastrofe imminente.



30 ottobre 2015

Fantoosh Fantastico!!

Eccolo qua,  il mio Fantoosh, perfetto per queste dolci, luminose giornate di inizio novembre, così mite quest'anno.
È da un po' che è sceso dai ferri, l'ho già utilizzato in svariate occasioni perché è uno scialle grande e molto avvolgente, e nello stesso tempo leggerissimo, aereo, lo si può quasi far stare in un pugno grazie anche alla splendida Fine Art della Rowan, un misto di lana merino, mohair, seta e poliammide che ho scelto per la sua realizzazione.. È indicata anche per fare calzini, ma mi sembrerebbe un po' uno spreco...
Lo consiglio a tutte, anche a quelle che non si sono mai cimentate con il lace, perché è un modello che dà molta soddisfazione, si può fare anche più piccolo ed è veramente facile facile. Forse un po' noioso a volergli proprio cercare un difetto, la versione grande alla fine ha un milione di punti!!

3 ottobre 2015

Islington

Islington è un quartiere londinese divertente e vivacissimo, pieno di negozietti originali e buffi, di piccoli antiquari e di laboratori ed atelier di artisti. Ci andiamo sempre da qualche anno, anche perché c'è Loop' il negozio che tutti voi conoscete, una vera Mecca per le knitters compulsive innamorate dei filati più preziosi....
E Loop compie dieci anni, dieci anni di successi e di creatività, di accoglienza e di professionalità e quindi la sua proprietaria, la fantastica Susan Cropper, ha deciso di celebrare questo traguardo con un libro di modelli uno più bello dell'altro.
Me ne sono innamorata subito quando a luglio ho saputo della sua prossima uscita, l'ho ordinato ed ecco qua, sulla mia scrivania da un mesetto. Se lo desiderate lo si può ordinare, arriva in fretta, l'ho visto in vendita anche a Parigi all' Oisive thé, altrimenti basta aspettare un pochino e da gennaio i vari modelli saranno disponibili singolarmente su Ravelry.
Di sicuro seguirò le istruzioni per fare due scialli, dei guantini senza dita, due maglie!
Per ora dall'altro ieri sui miei ferri c'è appunto Islington, il mio primo "coup de foudre" ed è divertentissimo lavorarlo, molto carino questo punto che crea delle stelline sul fondo blu notte.

Quando sarà ultimato lo posterò se vinco questa tremenda pigrizia che non mi fa più fotografare i lavori terminati.
Buona domenica a tutti, qui al Nord piove tantissimo e quindi.... buon knitting a tutti!

13 settembre 2015

Qualche crocetta

Quant'è che non mi dedico al ricamo? Troppo tempo...
Adesso però abbiamo finalmente accantonato l'estate, l'autunno si affaccia fresco e profumato, il giardino si dà una regolata e smette di credere di essere nel Borneo, io posso ritagliarmi un po' di tempo in più e posso guardare tranquilla le foglie cadere!
Ed intanto magari metto qualche crocetta su una terribile tela nera, a ricamare un soggetto che celebra comunque l'incanto dei giardini.

All Through The Night - May I  su lino Belfast 32ct nero da Zweigart

                                                                                               
È solo l'inizio, speriamo di completarlo in fretta, ho un cassetto pieno di schemi che vogliono essere portati alla luce, ma mi diverte molto, ha tanti particolari carini, fiori, alberi, frutta, molti animali, uccellini azzurri!

27 agosto 2015

Focaccia estiva ai frutti rossi

In questo momento i frutti rossi si trovano dovunque a prezzi accettabili e quindi ecco una splendida occasione per cimentarsi nella preparazione di questa deliziosa focaccia, tanto buona quanto bella.
La ricetta non è mia, l'ho presa da uno dei miei blog culinari preferiti, Paprikas, una vera fonte di ispirazione!
Come al solito ho sostituito lo zucchero semolato con quello di canna, i grassi non sono eccessivi nonostante l'origine francese della ricetta e quindi li ho mantenuti come indicato.
La focaccia è questa:
gli ingredienti, questi:
 Per la pasta:
300 g di farina
20 g di zucchero di canna
1/2 bustina di lievito di birra disidratato
 2 uova
1 bustina di vanillina
5 cl di latte
80 g di burro a temperatura ambiente
1 pizzico di sale
Per la farcitura:
150 g di frutti rossi assortiti
1 uovo piccolino
5 cl di panna liquida
80 g di zucchero di canna

Stemperate il lievito nel latte leggermente intiepidito. Mettete nella planetaria o in una grande ciotola la farina, la vanillina, lo zucchero ed il sale. Al centro fate un foro e versateci il latte con il lievito e le uova leggermente sbattute. Mescolate con cura ed impastate per almeno 5'. A questo punto aggiungete il burro a tocchetti, poco per volte in modo da incorporarlo bene al composto. Continuate a lavorare la pasta fino a che non tenderà a staccarsi dalla ciotola e non vi preoccupate se rimane morbida, è così che deve essere.
Ricoprite la ciotola con uno straccio e lasciate lievitare per un'ora e mezza circa, fino al raddoppio della pasta
Riscaldate il forno a 190°.
Trasferite l'impasto in una teglia bassa e larga ricoperta di carta da forno. Lasciare lievitare ancora per una trentina di minuti, poi con le dita schiacciate l'impasto come si fa con la focaccia salata. Sbattete l'uovo con la panna  e lo zucchero e versate il tutto sulla focaccia. Aggiungete i frutti rossi ed infornate.
Cuoce in trenta minuti. È perfetta servita ancora tiepida, buon appetito!







14 luglio 2015

Letture estive

Uno dei vantaggi nella scoppiettante vita della casalinga/giardiniera è che quando l'alta pressione arriva direttamente dal centro del deserto algerino e si installa comoda comoda in casa tua per una quindicina di giorni si può scegliere di far finta di niente, dimenticarsi che fuori dalla porta c'è il mondo e sprofondare nel divano, nella canicola e  nella lettura.
E sciropparti le 619 pagine di "Le case degli altri" di Jody Picoult.
Più riguardo a Le case degli altri
La cosa interessante di questo ultimo lavoro della scrittrice americana è che uno dei protagonisti è un ragazzo affetto dalla sindrome di Asperger e quindi si ha modo di conoscere più da vicino questo argomento, questa diversità che colpisce tantissime persone e di cui si fa un gran parlare ultimamente.
Poi però è anche un legal thriller e quindi io mi aspetto che dopo tante pagine, spesso anche ripetitive, si arrivi a conoscere l'epilogo della storia, il verdetto della giuria. Ed invece no, la storia si interrompe  dopo un colpo di scena abbastanza scontato ed intuibile e lascia il lettore così, scontento ed insoddisfatto, abbastanza frustrato anche.
Ecco proprio non mi è piaciuto, lo sconsiglio vivamente.
Altra cosa invece la lettura di "Longbourn House" di Jo Baker che mi ha proprio divertita!
Più riguardo a Longbourn House
Tutti noi abbiamo letto La Austen e tutti noi abbiamo amato Orgoglio e pregiudizio, anzi abbiamo letto tutti i libri della Austen, abbiamo visto persino Il club di Jane Austin godendocela alla grande e desiderando di frequentare un così bel gruppo di lettura

ebbene, in questo caso Mr Bennet e la sua famiglia, la moglie , le figlie, Mr Darcy, i vari pretendenti rimangono sullo sfondo perché qua le storie sono quelle dei personaggi che nel romanzo appaiono per  un attimo, entrano ed escono da una porta senza dare nell'occhio, servono a tavola e puliscono la casa. Molto divertente, ed interessante e ben scritto anche. Specialmente nella prima parte non si rimpiange Jane, anzi, la lettura scorre veloce, i personaggi e gli ambienti sono ben delineati, c'è persino un contesto storico che nei romanzi della Austen è sempre tralasciato. Se proprio vogliamo trovare una pecca ecco, direi che forse la scrittrice si è presa qualche libertà con i personaggi austeniani originali, ma poco importa, sicuramente questo libro non ha la pretesa di essere una pietra miliare della letteratura, è solo un libro gradevole che fa venir voglia di riprendere in mano quelli di Jane!

28 giugno 2015

Lenticchie d'estate

Da buona vegetariana cerco di mangiare dei legumi di tanto in tanto, le lenticchie sono comodissime, non richiedono ammollo, ce ne sono di tanti tipi, di tante dimensioni, di tanti colori. Avete mai visto le lenticchie Beluga, piccole piccole e nerissime?
Per la ricetta di oggi ho utilizzato delle lenticchie normali, abbastanza grandi, ma sarebbe meglio usare quelle piccole di Castelluccio che sono più belle e tengono meglio la cottura!
In ogni caso, questa deliziosa insalata estiva è composta da:

4 pugnetti di lenticchie bollite in acqua leggermente salata
2 cipollotti di Tropea
3 gambi dii sedano bianco
10 pomodorini di Pachino
olio EVO, sale
Assemblare tutti gli ingredienti in una ciotola avendo cura di affettare i cipollotti molto finemente, tagliare e svuotare i pomodorini, tagliare il sedano e le sue eventuali foglie a piccoli pezzetti.
Condisco solo con olio e sale perché mi piace conservare il gusto degli ingredienti al naturale, preparo un paio d'ore prima affinché i vari sapori si mescolino tra loro e servo a temperatura ambiente.
(Non mi piace il cibo appena uscito dal frigo se non è un gelato...)

29 maggio 2015

Outlined

L'estate scorsa mi era piaciuto molto Outlined specialmente per le sue deliziose cuciture in contrasto.  Non ho avuto l'occasione di sferruzzarlo, non avevo neanche un filato che mi ispirasse e così è rimasto lì, poverino, abbandonato in un angolo della mia mente. Poi è tornata la primavera, ho fatto un giretto al mercato ed ho trovato un cotone fine e leggermente sbiadito come piace a me, un cotone ecologico della Laines du Nord... potevo iniziare il mio Outlined!
Che poi ho deciso di fare in tinta unita, che a me gli inserti di colore poi mi turbano e mi limitano negli accostamenti. Sono pignolina negli accostamenti.
È un modello top down, ma all'inizio le maniche ed il corpo vengono eseguiti a pezzi e poi assemblati con i tre ferri in modo da creare le cuciture in rilievo.
La parte finale del dietro prevede gli  short rows e devo dire che sono una bella seccatura perché sono lavorati anche sul rovescio e quando ho ripreso tutte le maglie non sono riuscita ad evitare che si formassero dei buchini.
Giuro che ho fatto e rifatto per ben tre volte!
Il colpo finale però, me l'ha data la chiusura che prevede la simpatica opzione Wikkel braid, un vero disastro. Sono andata molto vicina al mio tipico lancio nel cestino poi però ho deciso di salvare capra e cavoli e di chiudere con i picot  che sono buffi e mi piacciono sempre tanto. Sono anche frivola in certe mie scelte, persino un po' frou frou.
Per il collo ho ripreso le maglie ed ho chiuso con un semplice Icord.
Ed alla fine mi piace anche questo Outlined irregolare, spero che la signorina Simola non si offenda!


24 maggio 2015

Crostata ai frutti rossi

Una vita che non faccio più un dolce. È grave, non un buon segno a parer mio, una pericolosa china verso l'ascetismo culinario che mi mette tristezza solo a pensarci.
Questa mattina ho deciso che dovevo fare qualcosa, prendere delle decisioni a riguardo.
Ho comprato fragole, lamponi e mirtilli.
Nel pomeriggio ho fatto una torta, una

CROSTATA AI FRUTTI ROSSI
230 g di farina
1 pizzico di sale
8 cucchiai di zucchero a velo
150 g di burro a tocchetti
1 tuorlo
la scorza di 1 limone grattugiata
2 cucchiaini di acqua fredda
   Si impastano velocemente gli ingredienti sulla spianatoia fino ad avere una pasta frolla che si lascerà riposare in frigorifero almeno un'oretta. Si stende la pasta in una tortiera a bordi bassi di 25 cm di diametro. Bucare il fondo con i rebbi di una forchetta e rimettere al freddo per altri 15'.
Nel frattempo portare il forno a 190°, coprire il fondo della torta con della carta da forno e metterci dei fagioli a fare peso. Cuocere 15' coperto ed altri 13' scoperto finché la frolla non sarà cotta e dorata.
Far raffreddare.
1 vaschetta li lamponi
1 vaschetta di mirtilli
1 vaschetta di fragole
3 cucchiai di marmellata di lamponi o di fragole
succo di mezzo limone
Lavare la frutta, asciugarla delicatamente con il panno carta, tagliare le fragole se sono troppo grandi quindi disporle sulla base della torta.
In un pentolino diluite la confettura con il succo di limone e fatela sciogliere, quando è liquida versarla sulla torta.
Voilà!
I dolcetti sullo sfondo sono i due soli rimasti di otto ricavati dagli avanzi di pasta frolla...

11 maggio 2015

Nel blu tra il cielo e il mare

Questo ultimo romanzo di Susan Abulhawa è come un pugno nello stomaco, ti fa riflettere e meditare sull'esistenza.
Le storie narrate prendono l'avvio nel 1948 quando la popolazione del villaggio palestinese di Beit Daras subisce un pesante bombardamento da parte dell'aviazione israeliana ed è quindi costretta ad abbandonare le proprie case e la propria vita. Da quel momento la vita cambierà drammaticamente per tutti e la striscia di Gaza, il più grande campo di concentramento del mondo, accoglierà i sopravvissuti per tre generazioni.
La voce narrante è quella di Kaled, bambino sospeso nel blu tra il cielo e il mare, ed il suo racconto è onirico e magico, intriso di poesia, straziante nella sua crudezza.
È un libro da leggere, fa capire tante cose, lascia tanti interrogativi, dimostra come veramente le disparità e le ingiustizie al mondo siano senza fine e senza senso. La scrittrice è palestinese, ora americana, potrà essere sicuramente di parte, racconta però storie vissute sulla sua pelle e quindi direi che offre una testimonianza credibile.
Non posso capacitarmi di come un popolo che ha subito atrocità inenarrabili sia così determinato ed implacabile nella sua ottusa crudeltà e lo so che sono tanti gli israeliani illuminati e pacifisti, continuano  a rimanere una minoranza ed una voce inascoltata.
Il libro è stato completato poco prima che nell'estate del 2014 Israele sferrasse un attacco su Gaza.
"Per sette settimane il suo esercito ha infierito sulla minuscola enclave, già imprigionata e sotto assedio. La fredda prosa delle statistiche ha riportato che sono stati uccisi 2191 palestinesi per la maggior parte civili (80%) tra cui 527 bambini. I morti israeliani sono stati 71, per il 93% soldati combattenti. 11.239 palestinesi sono rimasti feriti 61.800 case palestinesi sono state bombardate, oltre a 220 scuole, 278 moschee, 62 ospedali e l'ultima centrale elettrica rimasta a Gaza....
... Nonostante il terrore e le atrocità subite, i palestinesi di Gaza hanno appoggiato la resistenza perché, per dirla con le parole di uno di loro, - preferiamo morire da combattenti piuttosto che continuare a vivere in ginocchio come bersagli su cui Israele testa le sue armi-"

9 maggio 2015

FANTOOSH! by Kate Davies

Ecco, a volte capita che esce un nuovo pattern e per qualche strano motivo, te ne innamori subito e capisci che sarà il tuo prossimo Cast On visto che tanto hai già persino il filato che era lì, da tempo, proprio ad aspettare questo:

È il  Fantoosh della grandissima Kate, un faro per me, un grandissimo esempio e sicuramente non solo per la sua grande competenza nel lavoro a maglia, ma soprattutto per il suo coraggio e la sua fermezza, per l'entusiasmo e la gioia di vivere che quotidianamente l'accompagnano.
Grazie Kate

27 aprile 2015

Lavori d'inverno

Questo blog è stato molto trascurato ultimamente. Altre situazioni hanno richiesto il  mio impegno, la mia attenzione, il mio tempo. E così i post sono stati veramente pochini.
Ho continuato a lavorare a maglia però, a produrre dei capi che mi hanno dato molta soddisfazione, a rifarne uno perché il primo l'ho distrutto con un geniale passaggio in lavatrice con centrifuga a palla!
E naturalmente sono passati  mesi prima che mi decidessi a fare qualche scatto. Non sono tutti qua, devo fare altre foto. Per ora, ho il piacere di condividere con voi:
Stonecutter
Axel
Bianca Nevicata
Ora è il tempo del lino e del cotone, della seta anche. E devo tornare ai miei ricami se il giardino di primavera lo permetterà!

22 marzo 2015

Vegan porridge alla nocciola

Da qualche tempo ho scoperto il latte di nocciola, leggero, delicato, senza colesterolo, ricco in vitamina B2, D ed E. Lo utilizzo spessissimo al posto del latte normale che cerco di evitare ogni volta che posso, freddo di frigo con i corn flakes o il muesli è assolutamente delizioso.
Perché non provare a farci anche il porridge?
Gli ingredienti sono gli stessi di un prodige normale, basta sostituire il latte e quindi:

2 tazze di latte di nocciola
3 cucchiai di fiocchi d'avena piccoli
1 generoso pizzico di sale
Si cuoce il tutto per una decina di minuti mescolando, se necessario aggiungendo un  po' di fiocchi d'avena fino ad ottenere la consistenza desiderata e si mangia bello caldo. Aggiungo una bella mela e finisco la mia salutare e nutriente prima colazione!!
Buon appetito!

20 febbraio 2015

Come farsi del male, la Trilogia di Ken Follett

Eccoci qua, con il solito vizio di voler portare a termine una lettura, costi quel che costi, giusto per la curiosità di sapere come andranno a finire le vite dei personaggi.
E così ci si imbarca in un'avventura sulla carta stimolante, nella realtà faticosa e pesante.
Le premesse c'erano tutte, le storie di cinque famiglie sparse tra Europa ed America, un arco temporale che dal 1911 si conclude praticamente ai giorni nostri, 3000 belle paginette lì ad aspettarmi ogni sera per un bel po'.
Sicuramente è un bel ripasso della Storia dell'ultimo secolo, magari non troppo obbiettiva, ma mamma mia che povertà di linguaggio, che poca profondità nel delineare i personaggi, che fatica!
Alcuni momenti sono veramente estenuanti, la crisi cubana vorresti che non ci fosse mai stata solo per non dovertela trovare qua!
E quindi, confermo il mio disamore per il buon Follet che mi ha affascinata solo con il suo grande, grandissimo I Pilastri della Terra.  Da lì in poi, tutto ciò che mi è capitato di leggere di suo mi è sembrato arido e didascalico, inconsistente. peccato....

11 gennaio 2015

Calzini, facili, facilissimi!

È iniziata una nuova era per la mia attività calzettistica, ho imparato un nuovo metodo che permette di lavorare i calzini partendo dalla punta, lavorare in tondo senza preoccuparsi di nulla ed aggiungere poi il tallone in un secondo tempo, una vera meraviglia!
Io ho seguito il pattern che trovate sul sito di Loop, ma ne trovate a bizzeffe su Ravelry se digitate Toe Up Socks.
Bisogna imparare a montare le maglie con il Judy's Magic Cast On e a chiuderle utilizzando il Kitchener stitch, ma che problema c'è? You Tube esiste anche per questo, io ho imparato lì, quindi nessuna scusa.
È un metodo che dà dipendenza, attenti!

 

5 gennaio 2015

IL MAGLIONE PER IL MARITO, parte seconda

Il MAGLIONE PER IL MARITO è stato finito in tempo!! Prima di Natale addirittura ed è persino venuto bene, perfetto in tutti i suoi particolari, chiusura tubolare compresa!!
Mi creava un po' d'ansia, non so perché, ma quando lavoro per l'amato bene, non sono tanto abile e lui è molto esigente....
Questa volta mi sono segnata proprio tutto sul mio quadernetto, la prossima volta almeno, so come procedere!

Questo tweed è magnifico, sicuramente lo riutilizzerò, magari anche per me, la cartella colori non è niente male, Muff e Rjona sono lì che mi strizzano l'occhio....

3 gennaio 2015

Un cane

 Nella mia vita un cane è quell'elemento imprescindibile che fa sì che sul finire di un giorno noioso, sprecato, pesante io mi senta in dovere di uscire nuovamente di casa per approfittare dell'ultima luce.

Ed allora capita che si cammina per una strada in discesa verso un tramonto spettacolare, con la luna quasi piena alle spalle sulla collina. Ed allora sto subito meglio respirando l'aria che  si fa leggera.


1 gennaio 2015

Sformatino di zucca

In inverno uso tantissimo la zucca fondamentalmente per il suo colore sfacciato e solare più che per le sue ottime qualità nutritive. La zucca mi mette allegria, mi dà calore, ha un gusto che si presta a tante situazioni e ad accostamenti piacevolissimi.
L'altra sera ha fatto da piatto unico preparata come sformato ed accompagnata dai broccoli in salsa di sesamo, un ottimo connubio, un sapore dolce accostato a quello più deciso e sostenuto dei broccoli.
Ecco quindi la ricetta per la zucca, verrà anche quella per i broccoli!

Sformato di zucca
600 gr di zucca Butternut pulita
120 gr di grana padano grattato
3 uova intere
sale, noce moscata
Come prima cosa si fa la zucca a fettine e la si fa cuocere  in forno a 200° leggermente cosparsa di sale.

Quando è ben cotta la si frulla molto semplicemente con il grana, le uova, un po' di noce moscata, eventualmente ancora un po' di sale a seconda del gusto.
Lo sformato si può preparare o in uno stampo da plum cake o in stampini singoli, l'importante è che siano rivestiti con la carta da forno, vi si versa il composto, lo si livella e si fa cuocere a 180° per una trentina di minuti.
A cottura ultimata, prima di toglierlo dallo stampo, conviene far raffreddare un po'.

È semplice, come quasi tutte le mie ricette, ma vale la pena provarlo è buonissimo, ricordate però che ci vuole proprio la zucca Butternut per il suo gusto e per la sua consistenza, a meno che non siate così fortunate da avere in casa una Potimarron così difficile da trovare in Italia...
Buon appetito!