24 novembre 2017

Vitamine per l'inverno

Un carico di vitamine buonissimo questo estratto, provatelo!
Occorrono:
1 mela Granny Smith
1 costa di sedano
1 bella foglia di cavolo nero
1 limone
1 carota
1cm di zenzero fresco
Si fa tutto a pezzetti e poi si estrae come d'abitudine.
È un mix formidabile ricco di vitamina A e C, sali minerali ed antiossidanti, perfetto per rafforzare le proprie difese immunitarie e contrastare i malanni invernali.

18 novembre 2017

Piccoli cuori

Finalmente scivolati dai ferri questi mille piccoli cuori che formano una stola bella rossa, per riscaldare le sere invernali e per ravvivare il nero di cui troppo sovente mi vesto.
È illuminata da una marea di beads rossi e brillanti, il modello è Teardrop di Kieran Foley e si può fare anche nella versione scialle.
È divertente da sferruzzare, lo schema si memorizza subito, bisogna solo avere un po' di pazienza per infilare le trecentosettantotto perline necessarie...
 Siamo qua per questo no? Per esercitare la nostra pazienza!

11 novembre 2017

Lucarelli - Intrigo italiano

Dopo tanto tempo eccomi a leggere nuovamente un giallo di Carlo Lucarelli, autore che ho amato moltissimo quando non appariva in TV e di lui si potevano pensare solo belle cose.
Ho amato molto la sua scrittura, specialmente in Almost Blue e ne L'isola dell'angelo caduto che sono i primi libri suoi che ho letto.
Apprezzo di lui la capacità di creare le atmosfere, di descrivere i luoghi, anche il suo ritmo non mi dispiace. E mi piace quando parla di Bologna, città bellissima ed affascinante.

Questo suo ultimo, dal punto di vista della trama non è un granché, anzi. Persino fiacco e scontato. C'è una gelida Bologna sotto la neve, tra Natale e Capodanno del 1953 e c'è il ritorno del commissario de Luca, ma questo non basta.
Alla fine del libro, però, nei Ringraziamenti che  mi ostino sempre a leggere dall'inizio alla fine, l'autore cita il fotografo Walter Breveglieri ed ecco che improvvisamente il gioco è valso la candela! Sono andata a vedermi la sue foto e sono stupende, il ritratto di un mondo già così lontano e scomparso, l'Italia del dopoguerra, l'ottimismo un po' naïf che traspare dai sorrisi, dai volti, dalle immagini di una Bologna in bianco e nero, entusiasta di assaporare la modernità.